Settimana del 1 dicembre in evidenza


Nuovo Anno Liturgico e Tempo di Avvento
Inizia oggi il nuovo Anno Liturgico con il Tempo di Avvento. Seguiremo quest’anno il ciclo festivo dell’«Anno C», accompagnati dall’evangelista Marco, e il ciclo feriale dell’«Anno dispari»..

Consiglio dell’Oratorio

Mercoledì 4 dicembre alle 19.00, ci sarà l’incontro del Consiglio dell’Oratorio.

 

 

Pomeriggio di intrattenimento tra poesia e musica

Giovedì 5 dicembre alle 17.00, la prof. Nicoletta Cimpanelli offrirà un pomeriggio di intrattenimento aperto a tutti, con poesie e brani musicali.

Adorazione Eucaristica

Venerdì 6 dicembre alle ore 19.00 ci sarà l’Adorazione Eucaristica del 1° venerdì del mese.

In cammino verso il Natale

• Domenica 8 dicembre, II domenica di Avvento e solennità dell’Immacolata, dopo la Messa delle 10.30, ci sarà l’accensione dell’Albero di Natale sul sagrato della chiesa e il “Cerchio mariano” con la “pagnottella” all’Oratorio.

• Domenica 15 dicembre, ci sarà il “mercatino di Natale” a cura della Caritas e delle mamme dell’Oratorio; alla sera poi alle 19.30 il “Concerto di Natale” a cura del Coro CAI di Roma.

• Lunedì 16 dicembre, inizio della “Novena di Natale”, dopo la Messa delle 18.30 inaugureremo il Presepio in chiesa.

• Lunedì 23 dicembre, alle 19.00, la Celebrazione penitenziale comunitaria con le Confessioni individuali.

 

La parola del Parroco

 Ed ecco il Tempo di Avvento! Avvento è una parola la cui radice latina significa “venire accanto, farsi vicino”. È il tempo in cui tutto si fa più vicino, Dio all’uomo, l’altro a me, io a me stesso. Significa anche attesa di qualcuno; l’attesa è una dimensione fondamentale della nostra vita quotidiana: attendiamo con gioia una persona cara che non vediamo da tempo, attendiamo un momento di riposo dopo una giornata faticosa, attendiamo un gesto di attenzione da una persona amata, attendiamo che passi presto un momento difficile, ecc. 

L’Avvento è attesa della venuta di Cristo nostro salvatore, il Figlio di Dio incarnato, una venuta che incide sul tempo e sulla storia – passato, presente e futuro – come dicono bene i prefazi dell’Avvento: «Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana, egli portò a compimento la promessa antica … Verrà di nuovo nello splendore della gloria … Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno».

Le letture della prima domenica di Avvento ci immettono nella prospettiva della seconda venuta del Signore. Se è vero che il Natale fa memoria della prima venuta del Salvatore nella storia umana, è altrettanto vero che la Chiesa fin dall’inizio (IV–V secolo), proponendo l’Avvento, lo pensò come un periodo in cui impegnare i fedeli a guardare con speranza al compimento della storia e al ritorno definitivo di Gesù. 

Il primo Vangelo d’Avvento, tratto dall’evangelista Luca che ci accompagnerà in questo anno C, è drammatico e aspro: terremoti, carestie, guerre … è un brano che appartiene al genere letterario apocalittico, che non vuole però metterci paura e angoscia, ma vuole offrirci un messaggio di consolazione e di speranza: gli eventi della storia sono saldamente nelle mani di Dio e sono da lui guidati verso un compimento positivo e di salvezza! E dunque “risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”!

Il Vangelo ci suggerisce poi due atteggiamenti per vivere bene questo tempo: “fate attenzione!” L'attenzione ha la stessa radice di attesa: è un “tendere a”, è vivere nella tensione verso una meta, un ideale, guardando avanti con fiducia e speranza, senza lasciarsi distrarre dalle passioni disordinate, dalle preoccupazioni effimere, dagli affanni della vita. L’amore è attenzione. L'attenzione è già una forma di preghiera, ed è la grammatica elementare che salva la nostra vita interiore. 

E poi: “vegliate!” C’è il vegliare della paura, perché si teme che arrivi il ladro nella notte, c’è il vegliare dell’amicizia, come quello che chiede Gesù ai discepoli nel Getsemani, c’è il vegliare dell’amore, di chi aspetta la persona amata e non vede l’ora che arrivi, c’è infine il vegliare della liturgia, che ci fa dire: “Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta!”.

O Signore, all'inizio dell’avvento rinasce in me la speranza di poter ricominciare a seguire le tue vie, che spesso ho abbandonato. Ciò che mi muove alla speranza è il tuo invito ad alzare il capo per vedere la liberazione vicina. Perciò innalzo a te l’anima mia. Donami un cuore attento e leggero. La promessa della tua venuta sostenga di nuovo in me l’impegno delle buone opere. Maranatha, vieni Signore Gesù!

                                                              <Continua><Scarica il testo>






Altre notizie

Celebrazioni eucaristiche

Le Celebrazioni eucaristiche si svolgono secondo i seguenti orari:

  • Giorni feriali: Ore 7.00 - 9.00 - 18.30
  • Giorni festivi: Ore  8.30 - 10.30 -12.00 - 18.30

 

Recita del S. Rosario                                 

Ore 18.00 Tutti i giorni

                                                                                                                                                                                       <continua>

Lodi mattutine 

Ore 07:30 Le Celebrazioni delle Lodi mattutine  insieme ai salesiani addetti alla parrocchia tutti i giorni feriali.

Notiziario Ex allievi di Don Bosco

Nella sezione Ex allievi si possono trovare tutti i Notiziari dell'Unione Ex allievi di Don Bosco presso l'Opera salesiana di Testaccio dall'anno 2017. Vai al link per vederli e scaricarli.

Anno educativo pastorale 2024-2025

E' disponibile il libretto con le attività educative e pastorale per il 2024-2025.  Download libretto

Link

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario

24 novembre 2024

Piazza San Pietro

Angelus

Angelus - Regina Cæli 2024

Angelus - Regina Cæli 2023

 

Commento alla Parola di Dio - I Domenica di Avvento

Don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le

Vocazioni della Diocesi di Roma




GAUDETE ET EXULTATE

Esortazione apostolica del Santo Padre sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo